Intervista di Gori Claudio (direttore@irog.it)
Il tratto pedonale che attraversa il parco Tito Livio, a ridosso dell’ex area Boschetti, continua a essere avvolto nell’oscurità da anni. Cittadini, studenti e lavoratori pendolari si muovono quotidianamente in una zona priva di illuminazione adeguata, con preoccupazioni crescenti per sicurezza e decoro urbano. Tra i residenti più attivi nel denunciare il problema c’è il Dott. Mario Crepet, che ha portato il caso all’attenzione pubblica.
Crepet, quando ha iniziato a segnalare questo problema?
«Le prime segnalazioni che ho ricevuto risalgono a diversi anni fa, ma nell’ultimo periodo ho voluto rilanciare il tema perché la situazione non è più sostenibile. Non parliamo di una periferia dimenticata, ma di un tratto nevralgico che collega stazione, ospedale, Prato della Valle e centro città.»
Quali sono le principali criticità che i cittadini le riportano?
«Il problema non è solo il buio: è il senso di pericolo costante. Studentesse e lavoratrici mi raccontano di sentirsi vulnerabili. I cantieri aperti, la scarsa sorveglianza, i faretti provvisori… tutto questo crea un clima di insicurezza che non dovrebbe esistere in una città come Padova.»
Le istituzioni hanno risposto alle vostre segnalazioni?
«Sì, risposte ci sono state, ma non soluzioni. Comprendiamo le complessità tecniche, come la presenza di idrocarburi nel sottosuolo che impedisce di installare pali della luce tradizionali. Ma questa non può essere una scusa eterna. I cittadini chiedono fatti, non rinvii.»
Si parla di lavori in estate. È fiducioso?
«Fiducioso sì, ma anche realista. Fino a quando non vedremo un progetto concreto e tempi certi, le promesse restano tali. Padova merita un intervento definitivo, tecnologico e sicuro.»
Cosa chiedete esattamente all’amministrazione?
«Chiediamo una sola cosa: illuminazione seria e definitiva. Non stiamo facendo polemiche politiche, ma richiedendo sicurezza e rispetto. Le segnalazioni dei cittadini sono un aiuto, non un disturbo. E vogliamo che venga riconosciuto.»
Il buio del parco Tito Livio non è solo un problema tecnico: è un tema di sicurezza urbana, di vivibilità e di rispetto per i cittadini. L’appello lanciato da Mario Crepet riflette un disagio reale e crescente. Padova attende risposte concrete — e soprattutto luce.






















