Un nuovo volto per la storia del calcio italiano
Coverciano si rinnova e celebra la memoria azzurra con l’inaugurazione del nuovo Museo del Calcio, uno spazio completamente riprogettato per raccontare la storia, i protagonisti e i valori di uno sport che è molto più di un gioco.
Il progetto, promosso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e dalla Fondazione Museo del Calcio, unisce tecnologia, interattività e memoria in un percorso che invita a conoscere, giocare e rivivere le emozioni della Nazionale italiana.
All’ingresso, un campo da calcio reale accoglie i visitatori, invitandoli a calciare, sfidarsi e sentirsi parte della storia che si respira in ogni teca e fotografia esposta.
Gravina: “La memoria è responsabilità, non nostalgia”
A inaugurare ufficialmente il nuovo percorso museale è stato il presidente federale Gabriele Gravina, accolto da applausi e grande entusiasmo.
“Il Museo del nostro calcio – ha dichiarato – è un luogo fisico, ma anche simbolico: racchiude un patrimonio materiale e immateriale che rappresenta l’identità non solo del calcio, ma dell’Italia intera. La memoria non è nostalgia, è responsabilità, e noi dobbiamo adempiere a questa responsabilità verso chi verrà dopo di noi”.

Marani: “Un progetto bellissimo, segno di orgoglio e rinascita”
A fare gli onori di casa, il presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, che ha accompagnato gli ospiti tra emozione e gratitudine:
“Siamo felici ed emozionati – ha spiegato –. Il nuovo Museo è un progetto bellissimo che racconta il lavoro di tanti mesi e la passione di chi crede nella forza della memoria sportiva. Ringrazio il presidente Gravina e la FIGC per il sostegno costante: questo spazio è un dono per tutti gli appassionati”.
Buffon e Donnarumma: “Conoscere il passato dà senso al futuro”
Non potevano mancare due simboli della porta azzurra, Gianluigi Buffon e Gianluigi Donnarumma, insieme sul palco in un ideale passaggio di testimone tra generazioni.
“Conoscere il nostro passato – ha detto Buffon – dà colore al futuro, lo rende più consapevole. Questo museo custodisce la nostra storia, ma anche il senso del nostro cammino”.
Donnarumma ha aggiunto: “Abbiamo una grande eredità alle spalle e una grande responsabilità davanti. Speriamo di poter scrivere tante nuove pagine di gloria”.

Gattuso e Soncin: emozione e orgoglio azzurro
Tra gli ospiti anche i due Commissari tecnici delle Nazionali, Rino Gattuso (maschile) e Andrea Soncin (femminile).
Gattuso, con la consueta schiettezza, ha promesso: “Devo ancora consegnare i miei scarpini del 2006 a Marani, ma lo farò presto. Questo museo emoziona, mi ha fatto tornare bambino”.
Soncin ha sottolineato invece l’importanza della sezione dedicata al calcio femminile: “È un segnale concreto di quanto le donne stiano diventando parte integrante della storia del nostro sport. Vogliamo riempire anche noi queste teche con i nostri trofei”.
Design, emozione e interattività: il museo del futuro
Il nuovo allestimento è firmato da un team di architetti e designer italiani, che hanno puntato su linee pulite, luci dinamiche e spazi esperienziali.
Ogni area è pensata per far dialogare passato e futuro: maglie storiche, palloni, video emozionali e installazioni digitali permettono al visitatore di vivere il calcio da protagonista.
Una parte speciale è dedicata ai cimeli dei Mondiali vinti, ma anche ai nuovi orizzonti del calcio femminile, giovanile e inclusivo.
Le presenze illustri della serata inaugurale
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre a Gravina, Marani, Buffon, Donnarumma, Gattuso e Soncin, anche:
- Paolo Bedin, presidente della Lega B
- Antonio Zappi, presidente AIA
- Federica Cappelletti, presidente Serie A Women
- Gianluca Rocchi, responsabile CAN
- Letizia Perini, assessora allo Sport del Comune di Firenze
Una serata di festa che ha unito istituzioni, tecnici, atleti e tifosi, suggellando un nuovo capitolo per il calcio italiano.























