Il dibattito sulla sicurezza nel quartiere Arcella
Il tema della sicurezza urbana torna al centro del dibattito politico padovano. Dopo le recenti operazioni delle Forze dell’Ordine in Arcella, la discussione si concentra sull’efficacia della cosiddetta “zona rossa”, istituita con ordinanza prefettizia.
Nelle ultime ore, a intervenire è stato Luigi Tarzia, consigliere comunale di Padova, che ha espresso critiche nei confronti della Giunta e del sindaco Sergio Giordani.
Le parole di Tarzia
Secondo il consigliere, lo stigma sul quartiere non deriverebbe dall’ordinanza della Prefettura, ma piuttosto da una gestione ritenuta insufficiente sul fronte della sicurezza urbana.
Tarzia ha ricordato come, dal 15 maggio, si siano susseguiti “fermi, arresti ed espulsioni, con sequestri di droga in diversi immobili dell’Arcella”. L’esponente politico ha inoltre criticato l’approccio della Giunta, accusata di aver sottovalutato il problema e di essersi “fatta dettare la linea dalla sinistra radicale”, preferendo eventi sociali e iniziative simboliche.
Il richiamo alla convivenza
Nel suo intervento, Tarzia ha citato anche le parole del vescovo Claudio Cipolla, che aveva definito la misura “un provvedimento per la convivenza”, sottolineando la necessità di garantire sicurezza e legalità come beni comuni per tutta la cittadinanza.
Secondo Tarzia, dichiarazioni come quelle pronunciate dal sindaco rischiano invece di compromettere la collaborazione interistituzionale che, negli anni, ha rappresentato un pilastro delle politiche di sicurezza a Padova.
Una questione ancora aperta Il futuro della “zona rossa” in Arcella sarà deciso nei prossimi giorni al tavolo della Prefettura, dove saranno valutati i dati ufficiali dell’ordinanza. Nel frattempo, il confronto politico resta acceso, con posizioni diverse sul bilanciamento tra sicurezza, coesione sociale e politiche urbane.























