Il maestoso complesso monumentale della Rocca di Monselice, simbolo di storia e bellezza, riceve importanti investimenti dalla Regione Veneto per il suo recupero. Tuttavia, per completare la piena valorizzazione dell’intero sito, si rende necessaria un’accelerazione decisiva sulla bonifica della cava, un’area ancora ferma e in attesa di riqualificazione. A intervenire con forza sul futuro di questo luogo iconico sono Eleonora Guizzaro e Andrea Micalizzi, candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali.
La loro voce si leva per sollecitare un impegno più concreto e tempi certi per un’opera giudicata fondamentale per lo sviluppo turistico e culturale della Bassa Padovana.
Investimenti a due velocità: Casa Salotto e la grande incognita della cava
“Non è scontato l’impegno della Regione nel recupero del complesso monumentale, con investimenti che superano i 4,7 milioni di euro”, esordisce Eleonora Guizzaro. La candidata dem accoglie con favore i fondi, ma pone l’accento sulla necessità di vigilare sulle tempistiche, in particolare per “Casa Salotto”, che beneficerà di due milioni dai fondi FSC e i cui lavori dovrebbero iniziare a metà del prossimo anno. Quest’opera, destinata a diventare una struttura ricettiva, è considerata cruciale per l’indotto turistico della città.
Il vero nodo, però, rimane la cava. Liberata dai materiali del vecchio cantiere dell’ascensore, mai completato, l’area è ancora in attesa di una vera riqualificazione. “È ora che la Regione metta in campo risorse concrete per la bonifica definitiva della cava della Rocca”, tuona Guizzaro. L’area, che fino agli anni Settanta ospitava una discarica, necessita di un intervento di “capping” per impermeabilizzare il suolo e proteggere la falda acquifera. “Non possiamo continuare a rimandare”, aggiunge, sottolineando l’urgenza dell’intervento.
Un potenziale inespresso: la cava come spazio per eventi e volano economico
L’intervento di bonifica non è solo una questione di sicurezza ambientale, ma rappresenta una chiave per sbloccare il potenziale culturale ed economico della zona. “Monselice e la Bassa padovana devono finalmente voltare pagina”, afferma Andrea Micalizzi. Il candidato dem evidenzia l’enorme potenziale dell’area per ospitare eventi di livello, concerti e manifestazioni culturali, che potrebbero attrarre visitatori e generare un importante indotto economico. “Non può rimanere una distesa di terra”, conclude Micalizzi, auspicando una trasformazione che la riporti al suo antico splendore come spazio per eventi.
La richiesta di concretezza: “Non bastano le promesse”
Eleonora Guizzaro rivela una preoccupazione emersa dalla conferenza stampa di lunedì mattina a Castello Cini: la questione della bonifica della cava è stata rinviata alla prossima legislatura regionale. “Non bastano le promesse, servono impegni concreti, tempi e stanziamenti certi”, osserva la candidata, chiedendo che la bonifica sia “una priorità della prossima amministrazione regionale”.
Il messaggio è chiaro: il complesso della Rocca potrà diventare un polo di attrazione turistica di riferimento per il Veneto solo se tutti gli interventi procederanno in modo coordinato e senza ulteriori rinvii. La comunità di Monselice attende da troppo tempo il recupero completo di questo prezioso patrimonio. “Nella prossima legislatura regionale mi impegnerò perché la cava della Rocca torni ad essere uno spazio vivo, sicuro e fruibile per cittadini e turisti”, conclude Andrea Micalizzi, definendola “una questione di rispetto verso una comunità che ha già aspettato abbastanza”.





















