Violenza Domestica: L’Intervento della Polizia in Zona Savonarola
Proseguono i dispositivi di sicurezza e controllo del territorio della Questura di Padova, con un’attenzione costante alla prevenzione. Nella mattinata di martedì 23 settembre, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono intervenuti in una laterale di via Savonarola a seguito di una drammatica chiamata al 113.
Una giovane, al suo risveglio, ha trovato il fratello nel bagno di casa, nonostante lo stesso fosse soggetto a un rigoroso divieto di avvicinamento alla madre e all’abitazione familiare. Il provvedimento, emesso dall’Autorità Giudiziaria nell’aprile 2025, era la conseguenza di precedenti episodi di violenza. La ragazza, comprensibilmente spaventata, ha allertato immediatamente la Polizia.
Gli agenti, giunti tempestivamente, hanno rintracciato e bloccato l’uomo ancora all’interno dell’appartamento.
Un Passato di Aggressioni e Provvedimenti a Carico del Giovane
Una volta condotto in Questura, il giovane è stato identificato come un 20enne cittadino italiano con numerosi precedenti penali e di polizia. Dagli accertamenti è emerso che in passato si era reso responsabile di aggressioni in strada ai danni di donne sconosciute.
Il suo comportamento violento e pericoloso non era una novità per le forze dell’ordine. Il ragazzo era già stato destinatario di un Ammonimento del Questore di Padova, emesso nell’aprile 2024 per comportamenti aggressivi nei confronti della sorella, e di un Avviso Orale del novembre 2024, con cui gli era stato intimato di astenersi da condotte contrarie alla legge.
L’episodio del 23 settembre è stato ricostruito dagli agenti: il giovane si era introdotto in casa approfittando di una porta d’ingresso difettosa, danneggiata da lui stesso in un precedente litigio familiare.
Arresto e Convalida: Il Giudice Dispone la Custodia Cautelare in Carcere
Considerata la flagranza del reato di violazione delle prescrizioni imposte dall’art. 387-bis del Codice Penale, il 20enne è stato tratto in arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica.
L’udienza per direttissima, celebrata mercoledì 24 settembre, ha confermato la gravità dei fatti. Il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere, ritenendola necessaria per tutelare i familiari del giovane e la sicurezza pubblica.





















