La cattura a Verona in via Porta Nuova
Un’operazione della Squadra Mobile di Verona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo nell’ambito del progetto Wanted, ha portato all’arresto di un pericoloso latitante romeno di 42 anni, ricercato in tutta Europa.
L’uomo era destinatario di un Mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità romene, dopo una condanna definitiva a 10 anni e 6 mesi di reclusione per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti.
Il fermo è avvenuto in corso Porta Nuova, nel cuore della città scaligera.
Le indagini: documenti falsi e auto sospette
Le indagini erano iniziate nel maggio scorso su segnalazione delle autorità romene, che avevano comunicato la probabile presenza del latitante nel territorio veronese, in possesso di documenti falsi ungheresi e polacchi.
La Squadra Mobile ha lavorato per settimane, individuando i documenti falsi e monitorando parenti e conoscenti che avrebbero potuto agevolarne la fuga.
Attraverso i sistemi di videosorveglianza comunali, gli investigatori hanno intercettato le targhe di alcune auto collegate ai familiari dell’uomo.
Il dettaglio decisivo: un cane molosso
Un elemento cruciale è stato l’avvistamento di un cane molosso “American Bully”, con la testa fuori dal finestrino di uno dei veicoli monitorati.
Gli agenti sapevano infatti della passione del latitante per questa razza canina, dettaglio che ha permesso di stringere il cerchio.
Il blitz e l’arresto
Durante un servizio di osservazione, i poliziotti hanno seguito uno dei veicoli sospetti e, dopo aver verificato la presenza del cane e del ricercato, sono intervenuti bloccando l’auto all’incrocio con corso Porta Nuova.
L’uomo è stato trovato in possesso di patente e carta d’identità ungheresi falsificate, recanti la sua foto ma i dati di un cittadino ungherese.
Ulteriori reati e segnalazioni
Dai controlli è emerso che sul 42enne pendeva anche un ordine di carcerazione del Tribunale di Pistoia (2016) per una condanna a 1 anno e 6 mesi per reati contro la persona.
Oltre alla cattura per il Mandato d’arresto europeo, il latitante è stato segnalato alla Procura di Verona per il reato di possesso di documenti falsi.




















