“Il danneggiamento della lapide dedicata a Giacomo Matteotti e al suo martirio per mano fascista è un atto gravissimo e un insulto alla memoria di una persona che ha pagato con la vita l’aver combattuto per la libertà. Una testimonianza che deve essere di insegnamento, che va ricordata e va difesa. Si faccia luce al più presto per individuare i responsabili e si riporti alla sua integrità il monumento per riaffermare che l’Italia non dimentica i suoi martiri della libertà”. Così in una nota la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.
In un post social il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani: “Esprimo sdegno per quanto accaduto quest’oggi al monumento in ricordo di Giacomo Matteotti. Danneggiare la lapide di un italiano caduto per la libertà di tutti noi è un atto grave. Un attacco alla sua memoria che abbiamo l’obbligo di condannare.”
Anche il senatore Antonio De Poli esprime il suo senso di disapprovazione: “L’oltraggio della lapide di Giacomo Matteotti è un gesto vile e indecoroso nei confronti della nostra storia democratica e repubblicana. Quanto è avvenuto merita un’espressione di ferma condanna da parte di tutti. Si tratta di un vergognoso e inqualificabile sfregio a chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi.”
Una delegazione del Partito democratico, composta dalla segretaria nazionale, Elly Schlein, dai capigruppo di Senato e Camera, Francesco Boccia e Chiara Braga, e dalla coordinatrice della segreteria, Marta Bonafoni, si è recata al monumento dedicato a Matteotti gravemente danneggiato da un atto vandalico. La delegazione PD ha deposto un mazzo di rose rosse per ricordare il sacrificio di Matteotti e manifestare la propria indignazione per l’atto inaccettabile che ne ha offeso la memoria.





















