Dopo la sperimentazione nell’area della stazione ferroviaria, la cosiddetta “zona rossa” sarà attivata anche nel quartiere Arcella. La decisione è stata annunciata dal Prefetto Giuseppe Forlenza al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, svoltasi questa mattina in Prefettura. All’incontro hanno partecipato anche il Presidente della Provincia e Sindaco di Padova, il Questore e i Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.
La misura, già applicata in precedenza nell’area della stazione, sarà ora estesa alla zona nord della città, nonostante le perplessità espresse dall’amministrazione comunale. Il provvedimento – finalizzato al contrasto di comportamenti illeciti e all’aumento della percezione di sicurezza – sarà in vigore da lunedì 19 maggio fino a lunedì 15 settembre 2025.
La nuova area interessata dalla “zona rossa” all’Arcella
L’area urbana coinvolta è delimitata da:
- Sud: via D’Avanzo e Corso Tre Venezie
- Ovest: cavalcavia Camerini e via Vianello
- Nord: vie Guicciardini, Aspetti e Cardinale Callegari
- Est: vie Saetta, Liszt, Dürer, Viotti e Plebiscito
La Prefettura ha sottolineato che gran parte della zona rientra già tra quelle soggette al Regolamento di polizia urbana, che consente l’applicazione del cosiddetto daspo urbano in caso di condotte moleste o pericolose. L’obiettivo è affiancare alle misure straordinarie già avviate dal Comune un’azione sinergica di presidio, rafforzando gli interventi di riqualificazione e prevenzione.
Prefettura e Questura al lavoro per una sicurezza mirata
Come spiegato dalla Prefettura, il nuovo assetto prevede un potenziamento dei servizi di controllo da parte delle forze dell’ordine, con modalità operative calibrate sul contesto specifico dell’Arcella. Sarà il Questore, in accordo con Carabinieri e Guardia di Finanza, a definire gli interventi operativi durante il periodo estivo.
Il provvedimento si integrerà con le attività ordinarie e con i servizi straordinari già attivi su scala cittadina e provinciale, che saranno confermati e prorogati fino a metà settembre.
Contrasti politici sull’estensione della misura
Non mancano le critiche da parte dell’amministrazione comunale, a partire dal sindaco Sergio Giordani e dai rappresentanti del Partito Democratico locale, che leggono l’iniziativa come un atto politico volto a mettere in difficoltà un’amministrazione di centrosinistra, proprio su un tema delicato come la sicurezza.
L’assessore alla sicurezza, Diego Bonavina, aveva recentemente sottolineato come i dati sulla sperimentazione nella zona stazione non indicassero un’emergenza, ma piuttosto una discrepanza tra percezione e realtà: «Se a Milano si è proceduto a un allontanamento ogni 100 identificati, a Padova è avvenuto uno ogni 400: un dato che parla da solo».
Una scelta strategica tra sicurezza e riqualificazione
Nonostante le divergenze, la Prefettura conferma l’intenzione di rendere strutturale un approccio integrato alla sicurezza urbana, in cui controllo del territorio e rigenerazione sociale e urbana procedano insieme. La scelta dell’Arcella, uno dei quartieri più densamente popolati e dinamici della città, va in questa direzione.





















