Padova, scoperto un “hotel clandestino” cinese: coppia denunciata, cinque connazionali espulsi
Un’operazione congiunta della Squadra Mobile e della Divisione di Polizia Amministrativa ha svelato un giro di alloggi abusivi e favoreggiamento all’immigrazione clandestina a Padova. Al centro della vicenda, una coppia di coniugi cinesi che aveva trasformato il proprio appartamento in zona Arcella in un vero e proprio “albergo” improvvisato, ospitando connazionali a fronte di un pagamento giornaliero, senza alcuna registrazione e in totale violazione delle norme.
Gli accertamenti degli investigatori hanno rivelato che l’alloggio veniva offerto alla tariffa di 15 euro al giorno per il solo pernottamento, come in una struttura ricettiva, ma senza alcuna traccia burocratica o comunicazione alle autorità.
Sequestro dell’immobile, denunce e pesanti sanzioni
Di fronte all’evidenza dei fatti, la Squadra Mobile ha proceduto al sequestro preventivo dell’appartamento, giudicato fatiscente. La donna, proprietaria o responsabile dell’abitazione, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, accusa estesa anche al coniuge.
Non solo reati penali: la Divisione di Polizia Amministrativa ha denunciato la coppia anche per la mancata comunicazione degli alloggiati all’Autorità di Pubblica Sicurezza, e ha imposto una sanzione amministrativa di 2.000 euro per esercizio abusivo di attività ricettiva.
Clandestinità diffusa: cinque espulsioni, tre con rimpatrio immediato
L’indagine ha avuto ripercussioni significative anche sugli “ospiti” dell’appartamento. Il Questore di Padova ha immediatamente attivato l’Ufficio Immigrazione per verificare la posizione sul territorio nazionale di tutte le persone identificate. La verifica ha permesso di riscontrare l’irregolarità di ben cinque cittadini cinesi.
In particolare:
- Un cittadino cinese di 33 anni, entrato in Italia nel febbraio 2025 da Ventimiglia e già noto per precedenti in materia di false generalità, è risultato privo di qualsiasi titolo di soggiorno e già destinatario di un provvedimento di espulsione dal Prefetto di Varese (settembre 2025). Per lui, è stato emesso un decreto di espulsione del Prefetto e di trattenimento del Questore, con conseguente accompagnamento coattivo al Centro per i Rimpatri di Gradisca di Isonzo.
- Altri due cittadini cinesi, di 47 e 61 anni, entrati rispettivamente nel 2024 (da Ventimiglia) e nel 2017 (da Milano Malpensa), sono stati trovati irregolari, non avendo mai richiesto alcun titolo di soggiorno. Nei loro confronti sono stati adottati due provvedimenti di espulsione con accompagnamento immediato in frontiera. Sono già state attivate le procedure per il rimpatrio definitivo, previa convalida del Giudice di Pace, con un volo previsto per venerdì 3 ottobre dall’aeroporto di Milano Malpensa con destinazione Pechino.
- Infine, due altri cittadini cinesi, di 37 e 20 anni, entrati nel 2016 (da Roma Fiumicino) e nell’aprile 2025 (da Trieste), anch’essi privi di un titolo valido al soggiorno, hanno ricevuto due provvedimenti di espulsione con l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
L’operazione sottolinea l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare non solo i reati legati all’immigrazione clandestina e al favoreggiamento, ma anche l’esercizio abusivo di attività ricettive che operano nell’ombra, garantendo la legalità e la sicurezza sul territorio.






















