Tredici consiglieri comunali di Padova hanno inviato una lettera al sindaco chiedendo l’interruzione immediata dell’installazione dei nuovi piloni di alimentazione elettrica previsti per le linee del tram SIR.

Secondo i firmatari, le strutture sarebbero «esteticamente bruttissime, invasive e in grado di deturpare irrimediabilmente le vie cittadine», paragonandole addirittura «alle vie periferiche della Mosca comunista».
I consiglieri sottolineano che l’impatto visivo non è l’unica criticità. In diversi punti, i nuovi piloni «impediscono il passaggio delle carrozzine per bambini e persone con disabilità, oltre a ostacolare il normale transito pedonale». Un ostacolo, definito dagli stessi «un delitto», che si aggiunge alla questione del decoro urbano, soprattutto considerando che Padova è riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio mondiale.
Nella lettera, i consiglieri ricordano che il mercato offre «corpi illuminanti e di supporto eleganti e leggeri, seppur più costosi», e che in altre tratte, come lungo la Sir1, si è preferito l’aggancio degli impianti direttamente agli edifici prospicienti, quando tecnicamente possibile.
La richiesta è chiara: fermare i lavori e rivedere il progetto. «Sindaco, questo diventerebbe un marchio indelebile sul suo mandato», scrivono i firmatari, invitando il primo cittadino a opporsi a quello che definiscono «un misfatto». Il documento porta la firma dei consiglieri: Lonardi, Mazzarolli, Mosco, Cavatton, Peghin, Cruciato, Turrin, Cappellini, Brianzale, Meneghini, Moneta, Battistella e Tarzia.






















