Blitz della Squadra Mobile di Padova all’alba di giovedì 24 luglio presso l’area dismessa dell’ex aeroporto “Allegri”, dove è stato localizzato e arrestato un cittadino tunisino di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine e ricercato da diversi mesi. Il giovane, gravemente indiziato di numerosi reati, era destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a 2 anni e 7 mesi.
La condanna, emessa per una rapina aggravata ai danni di un minorenne e per ricettazione di un cellulare rubato a una donna, era già passata in giudicato. Dopo un primo periodo di detenzione, il 19enne era stato trasferito al Centro per il rimpatrio (CPR) di Gradisca d’Isonzo, da cui però era riuscito a fuggire, rendendosi irreperibile sul territorio nazionale.
Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno permesso di rintracciarlo in un edificio abbandonato all’interno dell’ex aeroporto “Allegri”, dove, secondo gli inquirenti, si nascondeva con l’intenzione di evitare l’arresto. Durante il blitz, ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato prontamente bloccato dagli agenti della Squadra Mobile.
Oltre alla condanna già definitiva, il giovane è attualmente indagato per ulteriori fatti gravi, tra cui una serie di rapine violente commesse con spray urticante e una presunta violenza sessuale di gruppo avvenuta l’8 luglio scorso, sempre nell’area dell’ex aeroporto, in concorso con altri due soggetti. Tali ipotesi di reato sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
L’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale “Due Palazzi” di Padova, dove inizierà a scontare la pena relativa alla sentenza già emessa. Proseguono intanto le indagini su altri episodi criminali che potrebbero coinvolgerlo, in attesa delle determinazioni della magistratura.






















