“L’unica certezza sull’Open Arms è che si tratta di una vicenda chiara a tutti, tanto è vero che vi è stata una assoluzione. Esprimo solidarietà ad un Ministro come Matteo Salvini, che ha fatto il proprio dovere, nell’unico interesse di difendere i cittadini”.
Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione alla decisione della Procura di Palermo di ricorrere in Cassazione contro l’assoluzione dell’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini per la vicenda Open Arms.
“Va ricordato che nel caso Open Arms – aggiunge Zaia – tutti i migranti in condizioni fisiche precarie furono sbarcati tempestivamente, mentre agli altri fu offerta la possibilità di lasciare la nave firmando un modulo che, tuttavia, non venne mai fatto sottoscrivere dalla Ong. Inoltre, la competenza per la designazione del Place of Safety (Pos) spettava alla Spagna o a Malta, non all’Italia, come chiarito dalla difesa. Nonostante ciò, la Open Arms ignorò le indicazioni ricevute da questi Stati, scegliendo deliberatamente di dirigersi verso l’Italia”.
“Va anche sottolineato – conclude Zaia – che in contesti successivi e con i Governi che seguirono la vicenda Open Arms, i tempi di attesa per lo sbarco sono addirittura raddoppiati, a dimostrazione di quanto fosse complessa la gestione di queste operazioni”.






















