È morto lunedì 30 giugno, a 98 anni, Padre Luis Pascual Dri, il frate cappuccino diventato simbolo di misericordia e di accoglienza nel sacramento della confessione. Conosciuto in tutto il mondo come “il confessore di Papa Francesco”, Padre Dri si è spento nel Santuario di Nostra Signora di Pompei, a Buenos Aires, dove si era ritirato dal 2007.
Nato il 17 aprile 1927 a Federación, nella provincia argentina di Entre Ríos, Padre Dri vestiva il saio francescano dal 1945. La sua vita è stata un lungo cammino tra la preghiera e l’ascolto, in un ministero instancabile dedicato al confessionale. Un confessionale singolare, descritto da molti come un piccolo studio radiofonico, insonorizzato da pannelli bianchi per garantire la massima riservatezza ai penitenti.
Padre Dri trascorreva intere giornate ad ascoltare e assolvere. «Confesso fino a quando si consumano le candele», raccontava con il sorriso di chi ha fatto della misericordia uno stile di vita. Un atteggiamento di accoglienza che, negli anni, lo ha reso una figura di riferimento spirituale non solo per i fedeli di Buenos Aires, ma per sacerdoti e vescovi di tutto il mondo.
Il rapporto personale tra Padre Dri e Papa Francesco affonda le radici negli anni in cui Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo della capitale argentina. Il futuro Pontefice consigliava spesso ai preti in crisi di coscienza di rivolgersi a lui: «Perdona, perdona, bisogna perdonare», gli diceva.
Fu proprio Francesco a far conoscere il nome di Padre Dri a livello internazionale. Lo citò per la prima volta pubblicamente nel 2014, durante un incontro con i parroci di Roma, e poi ancora nel libro “Il nome di Dio è misericordia”, nel 2016 in occasione del Giubileo e nel 2017 nella prefazione alla biografia del frate, intitolata “Non avere paura di perdonare”.
Nel settembre 2023, in uno degli ultimi Concistori del suo pontificato, Papa Francesco decise di concedere a Padre Dri la porpora cardinalizia, nominandolo Cardinale diacono di Sant’Angelo in Pescheria. Una scelta che il Pontefice volle come una carezza e un riconoscimento alla sua testimonianza silenziosa di fede.
A causa della sua età avanzata e delle condizioni di salute, il frate non poté recarsi a Roma per ricevere le insegne cardinalizie. La cerimonia si svolse quindi nella Cattedrale di Buenos Aires, in un clima di affetto e gratitudine popolare.
In queste ore le spoglie di Padre Dri sono esposte presso il Santuario di Pompei, dove tanti fedeli stanno rendendo omaggio a un uomo che ha saputo parlare al cuore di migliaia di persone. Il funerale si terrà domani, mercoledì 2 luglio, con una celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Buenos Aires, monsignor Jorge Ignacio García Cuerva.
«Con la certezza del grande bene compiuto da Padre Dri nella nostra Arcidiocesi – si legge in una nota ufficiale – accompagniamo la sua famiglia religiosa e tutti i suoi cari in questo momento di dolore e di speranza».
Una speranza che è stata la cifra più autentica della vita di Padre Luis Dri: un uomo semplice, un confessore instancabile, un apostolo della misericordia che ha saputo essere vicino ai più fragili, senza mai giudicare, ma solo accogliere e perdonare.






















