di Gori Claudio (direttore@irog.it)
È passato oltre un biennio da quando il Comitato Pro Prato della Valle ha lanciato un appello chiaro all’Amministrazione comunale: restituire dignità e visione futura al più grande spazio urbano monumentale d’Italia, simbolo storico e potenziale volano turistico ed economico della città. Eppure, nonostante incontri, documenti progettuali e proposte dettagliate, tutto sembra essersi arenato.
Prato della Valle è molto più di un giardino pubblico: è un luogo carico di storia, di fascino e di attrattività internazionale. È il “biglietto da visita” di Padova per migliaia di turisti che ogni anno vi transitano tra la Basilica del Santo e il centro cittadino. Eppure, denunciano i residenti e i commercianti riuniti nel Comitato, “l’area continua a essere trattata come periferia, abbandonata a incuria, degrado e assenza di progettualità”.
“Il Comitato ha avanzato una serie di proposte precise, con tanto di progetto di massima e stima dei costi (circa 3 milioni di euro), consegnate già da tempo nelle mani del Sindaco Sergio Giordani e degli Assessori Andrea Colasio (Cultura) e Andrea Micalizzi (Lavori Pubblici). Gli interventi richiesti – dichiara Sebastiano Arcoraci, presidente del Comitato Pro Prato della Valle – vanno dal rifacimento del manto stradale usurato – causa di vere e proprie isole di calore estive fino a 50°C – alla riqualificazione dell’illuminazione pubblica in zone tuttora al buio, come il lato Santa Giustina – Ex Foro Boario.
“Al cuore del progetto c’è una proposta ambiziosa, ma fortemente radicata nel tessuto urbano e culturale: fare di Prato della Valle un centro nevralgico di iniziative artistiche, culturali, turistiche e sportive. Si va dal teatro all’aperto – prosegue Arcoraci – al cinema sotto le stelle, dalle sfilate di moda ai corsi di pittura e attività motorie coordinate da docenti universitari, fino alla creazione di uno showroom turistico permanente e di un Punto Informazioni Turistiche.”
Un’operazione che – sottolineano anche i professionisti e commercianti associati al Comitato Pro Prato della Valle – avrebbe un impatto positivo sull’intero indotto: commercio, accoglienza, mobilità sostenibile. Non solo. La proposta include anche un piano per ridurre il traffico pesante lungo l’asse via Belludi–Riviere, attualmente soffocato da ingorghi e smog causati dal transito di pullman turistici, che compromettono la vivibilità di uno degli scorci più suggestivi della città.

“È inaccettabile che in due anni l’Amministrazione non abbia previsto un solo euro per Prato della Valle, neppure attingendo ai fondi del PNRR”, denuncia il Comitato. “Mentre altre zone della città sono state giustamente potenziate, qui si è ignorato un luogo che potrebbe diventare il fiore all’occhiello di Padova”.
Nel corso dell’ultimo incontro di febbraio 2025, l’Amministrazione si era detta disponibile a reperire parte dei fondi necessari e a intraprendere l’iter per modificare il PRG (Piano Regolatore Generale), al fine di certificare l’area come di interesse culturale, condizione necessaria per accedere ai fondi dell’Art Bonus.
Ora il Comitato alza la voce: “Chiediamo che il Comune si attivi entro la fine dell’attuale mandato per avviare gli interventi concordati. Padova non può permettersi di trascurare il suo spazio urbano più iconico. Serve un segnale concreto, che dimostri attenzione non solo ai turisti ma anche alla cittadinanza attiva che si è mossa con senso civico e visione di sviluppo”. Il rilancio di Prato della Valle non è solo un intervento urbanistico: è una strategia di lungo termine che può moltiplicare il valore culturale, sociale ed economico dell’intera città. Il tempo dell’attesa sembra davvero scaduto.






















