Un fenomeno locale che torna al centro dell’attenzione
A Padova e in diversi comuni della provincia tornano a far discutere le cosiddette “passeggiate della sicurezza”, iniziative organizzate da simpatizzanti di Forza Nuova e presentate dal movimento come forme di presenza civile nelle strade e nelle piazze ritenute più esposte a episodi di degrado o insicurezza.
Secondo Diego Perin coordinatore provinciale FN e Luca Leardini coordinatore Veneto FN, l’aumento dell’attenzione da parte delle istituzioni – tra cui nuove ordinanze, ampliamento della videosorveglianza e maggiori pattugliamenti – sarebbe conseguenza diretta della mobilitazione dei cittadini.
La posizione del movimento: sicurezza come “presenza fisica”
All’interno del comunicato diffuso dai coordinatori provinciali e regionali, Forza Nuova sostiene che le passeggiate avrebbero contribuito a riportare maggiore partecipazione nei quartieri, descrivendo le iniziative come pacifiche e orientate alla riappropriazione degli spazi pubblici.
I promotori affermano inoltre che l’obiettivo sia quello di proseguire finché, a loro giudizio, “le zone considerate critiche” non saranno completamente riqualificate e più presidiate.
Le ordinanze dei sindaci e il ruolo delle istituzioni
Negli ultimi mesi vari comuni della provincia hanno adottato provvedimenti mirati a contrastare fenomeni di bivacco, degrado urbano e microcriminalità.
I responsabili del movimento interpretano tali decisioni come una reazione alla crescente mobilitazione popolare, mentre dal fronte istituzionale le misure vengono generalmente presentate come parte di un piano più ampio di monitoraggio, prevenzione e regolamentazione degli spazi pubblici.
Il tema, complesso e articolato, si inserisce nel più ampio confronto sulla percezione della sicurezza, sulla reale incidenza dei fenomeni e sulle strategie più efficaci per affrontarli.
Immigrazione e insicurezza: una correlazione contestata
Nel comunicato del movimento viene anche espressa una lettura che collega degrado e insicurezza ai flussi migratori.
Si tratta di una posizione dichiarata dei promotori, che non trova riscontro univoco nei dati ufficiali e che rappresenta uno degli aspetti più controversi nel dibattito pubblico.
La questione rimane oggetto di confronto tra esperti, amministrazioni e operatori del settore, che spesso invitano a distinguere tra percezione, statistiche reali e dinamiche sociali più complesse.
Partecipazione civica e sicurezza: un tema che divide
Le “passeggiate della sicurezza” continuano dunque a sollevare interrogativi:
- Qual è il ruolo della partecipazione cittadina nel presidio del territorio?
- Dove si colloca il confine tra iniziativa civica e forme di attivismo politico?
- Quanto incidono realmente tali attività sulle decisioni istituzionali?
Nel frattempo, il confronto rimane aperto. Da un lato, i promotori rivendicano un effetto positivo sulle comunità; dall’altro, le istituzioni sottolineano la necessità che ogni azione sul tema sicurezza avvenga nel quadro della legalità, della coesione sociale e di interventi strutturati.






















