di Gori Claudio (direttore@irog.it)
In questa intervista, Matteo Turetta, candidato alle elezioni regionali del Veneto con Fratelli d’Italia, ripercorre la sua esperienza amministrativa e presenta le priorità del suo impegno politico: tutela dei Colli Euganei, servizi territoriali, gestione della fauna selvatica e sviluppo economico sostenibile.
“I Colli Euganei sono la mia casa, e da qui nasce la mia idea di politica”
Turetta, lei proviene dai Colli Euganei. Quanto ha inciso questa appartenenza sulla sua formazione e sulla sua candidatura?
«I Colli Euganei non sono solo il luogo in cui vivo: sono la comunità che mi ha formato e che ogni giorno mi insegna il valore dell’impegno e della responsabilità. In quindici anni di amministrazione ho capito che la buona politica nasce dai fatti—scuole, strade, servizi—e soprattutto dall’ascolto. Ora porto questa esperienza in Regione, con uno sguardo che parte dai Colli ma abbraccia l’intera provincia di Padova.»
“Il Parco dei Colli va modernizzato senza stravolgerlo”
Una delle sue prime proposte riguarda il Parco dei Colli. Cosa serve realmente al territorio?
«La tutela ambientale è indispensabile, ma non può diventare un freno per famiglie, imprese e agricoltori. Il piano ambientale va aggiornato alle esigenze di oggi, semplificando i processi e digitalizzando le procedure. Proteggere il paesaggio significa permettere a chi vive nei Colli di farlo con dignità.»
“Sulla fauna selvatica serve coordinamento vero: agricoltori non più soli”
Il tema dei cinghiali continua a essere critico. Qual è la sua proposta?
«Serve un piano serio. Regione, Parco e selecontrollori devono lavorare insieme, con tempi certi e procedure snelle. Gli agricoltori sono i primi custodi del territorio e devono essere sostenuti, non abbandonati. Indennizzi equi e interventi rapidi sono fondamentali per garantire sicurezza e futuro alle attività agricole.»
“Sanità, viabilità, digitale: i piccoli comuni non possono rimanere indietro”
Lei insiste molto sul tema dei servizi essenziali. Perché?
«Perché non è accettabile che sanità territoriale, trasporti o connessioni dipendano dalla fortuna o dalla forza del singolo Comune. La provincia di Padova deve avere una rete moderna, vicina alle persone. Una politica efficace è quella che permette ai cittadini di ottenere risposte senza allontanarsi chilometri da casa.»
“Promozione territoriale non è marketing: è economia circolare”
Lei parla spesso di turismo e promozione dei Colli Euganei. Cosa manca oggi?
«Manca una strategia unificata. I Colli hanno un potenziale enorme: turismo, agricoltura, produzioni tipiche, natura, cultura. Promuoverli non significa fare campagne di immagine, ma creare un modello sostenibile e continuo che generi lavoro, ricchezza e benessere. Il Veneto è tra le regioni più visitate d’Europa: i Colli devono tornare ad essere una delle sue locomotive.»
Qual è la cifra distintiva della sua candidatura?
«La concretezza. Non porto slogan, porto una storia amministrativa fatta di progetti reali, dialogo con imprese, associazioni e cittadini. Credo in un Veneto che cresce tutto, non a metà. Una politica che unisce, non divide. E credo che i Colli Euganei e la provincia di Padova abbiano bisogno di una voce che conosce questo territorio come casa propria.»
“Il mio contributo alla Regione nasce dalle radici e guarda al futuro”
Turetta conclude ribadendo l’obiettivo centrale del suo impegno: mettere le persone e i territori al centro, con una visione che unisce sviluppo, tutela e pragmatismo amministrativo.























