“In Veneto oggi trovare un medico di base è diventata un’impresa, e lo confermano anche gli ultimi dati del Sole 24 Ore. È la conseguenza diretta di scelte politiche sbagliate e dell’inerzia della Giunta regionale, che da vent’anni non aggiorna l’Accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale. L’ultimo risale al 2005: vent’anni di ritardo che hanno reso il Veneto una delle regioni più in difficoltà d’Italia. La fotografia è chiara. Secondo i dati Fondazione GIMBE il 68,7% dei medici veneti supera i 1.500 assistiti (media nazionale 51,7%), con una media 1.546 pazienti e punte vicine ai 2.000 pazienti per medico (contro 1.374 in Italia), quando il rapporto considerato ottimale sarebbe 1.200. Come riportato anche dal Sole 24 Ore, Veneto e Lombardia sono le regioni che vanno peggio in Italia. Fatalità amministrate da sempre dalla Lega” è quanto dichiara la Consigliera regionale Elena Ostanel, del movimento civico Il Veneto che Vogliamo.
“Dopo che per anni, quando c’era richiesta, anche i sindacati di categoria chiedevano più borse di studio e più sostanziose, nel 2024 i candidati ai corsi di formazione sono stati circa il 40% rispetto alle borse disponibili. Abbiamo perso il treno, insomma e oggi siamo di fronte a un’emorragia che la Regione non ha neppure provato a fermare. In Aula la maggioranza continua a minimizzare, ma i numeri non mentono: senza medici di famiglia aumentano i pronto soccorso affollati, le liste d’attesa, i costi sanitari e il disagio delle famiglie” prosegue Ostanel.
“Servono subito incentivi nelle aree disagiate, nuove borse di formazione, valorizzazione delle medicine di gruppo invece che continui tagli. E le Case della Comunità devono essere aperte davvero alla comunità, non solo ai pazienti dei medici inseriti, prevedendo veri servizi diagnostici di base. La medicina di base è il primo presidio di salute, sicurezza e prevenzione. Quando la si lascia collassare, collassa tutto il sistema sanitario. È tempo che la Giunta si assuma la responsabilità politica di questo abbandono: i medici e i cittadini non meritano di essere lasciati soli” conclude la Consigliera.























