“La situazione che sta emergendo all’interno dell’Ipab Configliachi di Padova è preoccupante e non può essere affrontata con superficialità. Quando si parla di servizi alla persona, di assistenza e di lavoratori impegnati quotidianamente con professionalità e sacrificio, il dovere delle istituzioni è ascoltare, mediare e costruire soluzioni condivise.”
Così Fabio Bui, candidato alla Presidenza della Regione del Veneto, interviene dopo le notizie di tensione tra l’Ente e le organizzazioni sindacali.
“Le segnalazioni di carenza di personale, la chiusura dei canali di confronto e le scelte unilaterali nella gestione dei servizi – afferma Bui – rischiano di compromettere non solo il benessere dei lavoratori, ma soprattutto la qualità dell’assistenza agli ospiti del Configliachi, che rappresentano la parte più fragile della nostra comunità. Non possiamo accettare che il risanamento economico diventi una coperta troppo corta da tirare a discapito della dignità del personale.”
Bui sottolinea come la Regione debba “tornare a esercitare un ruolo di indirizzo e sostegno verso le Ipab, molte delle quali si trovano in condizioni difficili, tra carenza di risorse, norme superate e un quadro gestionale frammentato. Serve una riforma regionale chiara – prosegue – che restituisca valore pubblico e trasparenza alle strutture socioassistenziali, mettendo al centro persone e lavoratori.”
Sul piano operativo, Bui propone “l’apertura immediata di un tavolo regionale permanente con le rappresentanze sindacali, l’Ordine dei professionisti sociosanitari e i Comuni, per garantire che i processi di trasformazione degli enti – da Ipab a Fondazioni o Aziende pubbliche di servizio alla persona – avvengano in modo partecipato e nel rispetto dei diritti di chi vi opera”.
“Le Ipab – conclude – non sono aziende qualsiasi: sono parte della storia sociale del Veneto. Difendere il loro ruolo significa difendere la nostra identità comunitaria e un modello di welfare che non può essere lasciato alle sole logiche contabili.”






















