La segnalazione social
L’ex presidente di Unioncamere e Confcommercio Veneto, Fernando Zilio, interviene sul tema del nuovo tram a Padova, soffermandosi in particolare sul tratto di via Tommaseo davanti alla Chiesa della Pace.
Secondo Zilio, il numero di pali installati per l’alimentazione elettrica della linea sarebbe “eccessivo” e poco giustificato dal punto di vista tecnico.
“Il tram non può circolare senza fili e i fili senza pali non possono star tesi – osserva – ma qui sembra essersi esagerato”.
Il nodo tra Sir2 e Sir3
Il punto contestato è lo snodo dove le linee Sir2 e Sir3 si dividono, una verso via Tommaseo e l’altra verso via Gozzi. Una zona particolarmente complessa, dove sono stati installati numerosi deviatoi e fili a servizio della linea.
Zilio però fa notare un confronto con un altro snodo della rete:
“In piazzale della Stazione, davanti all’Hotel Gran d’Italia, la situazione è analoga da vent’anni, ma i pali di sostegno sono la metà rispetto a via Tommaseo”.
Questione estetica ed economica
Per l’ex presidente di Confcommercio Veneto l’abbondanza di pali comporta un maggiore impatto visivo sul contesto urbano e allo stesso tempo un costo più alto per l’amministrazione.
“Meno pali significano meno impatto sull’ambiente circostante e un notevole risparmio economico”, sottolinea Zilio, che definisce i pali utilizzati “costosi pali Mannesmann”.
I dubbi sui criteri
Zilio conclude con un interrogativo: “Sarebbe interessante capire le ragioni che hanno portato a questo eccessivo uso dei pali di sostegno. Non vorrei che, con il Pnrr alle spalle, tutto fosse diventato lecito”.
























