Maltrattamenti in Famiglia: Arrestato 60enne a Padova, Era Già Ammonito (H2)
La lotta alla violenza domestica continua senza sosta a Padova. Nella nottata di lunedì 29 settembre, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura di Padova hanno tratto in arresto un 60enne cittadino italiano in zona Arcella. L’uomo è accusato di aver reiterato condotte maltrattanti nei confronti della moglie e della figlia conviventi.
L’allarme è scattato intorno all’1:20 di lunedì, quando la Sala Operativa ha ricevuto una segnalazione di lite tra padre e figlia. Giunte sul posto, le Volanti hanno trovato i tre familiari all’interno dell’appartamento. La figlia, 33enne, ha raccontato agli agenti di essersi frapposta per difendere la madre durante una lite, ma è stata afferrata violentemente a un braccio dal padre e minacciata di morte. La ragazza, che presentava evidenti segni di violenza, è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi in camera.
Un Pericolo Recidivo: Precedenti e Misura Cautelare (H3)
Gli agenti hanno subito constatato lo stato di alterazione alcolica del 60enne. Dagli accertamenti è emerso un quadro preoccupante: l’uomo era già stato denunciato per maltrattamenti in famiglia ad agosto di quest’anno e, più recentemente, il 18 settembre, aveva ricevuto un Ammonimento dal Questore di Padova, Marco Odorisio, con il quale gli veniva espressamente intimato di astenersi da ogni comportamento violento, sia fisico che verbale, verso la moglie e la figlia.
Vista la flagranza del reato e i precedenti a suo carico, il 60enne è stato immediatamente accompagnato in Questura e tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia. L’Autorità Giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere, e nella mattinata di lunedì è stato condotto presso la Casa Circondariale “Due Palazzi” di Padova. L’arresto è stato convalidato, con la disposizione di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alle vittime, con applicazione del braccialetto elettronico.
Evasione dai Domiciliari: Arrestato un 42enne Ivoriano (H2)
Sempre nella giornata di lunedì 29 settembre, la Polizia di Stato ha effettuato un altro arresto significativo. Il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Padova ha fermato un 42enne cittadino ivoriano, in esecuzione di un’Ordinanza dell’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Padova che ha sospeso il beneficio degli arresti domiciliari.
L’uomo era stato posto ai domiciliari a giugno 2025 dal Tribunale di Ancona. Tuttavia, lo scorso 24 settembre, era stato denunciato per evasione dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, in quanto non era stato trovato nella sua abitazione durante un controllo.
Un Profilo Violento: Maltrattamenti e Resistenze (H3)
Il 42enne vanta un passato problematico: già a novembre dello scorso anno, era stato arrestato dalla Questura di Ancona per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale, e sottoposto a un Ordine di Allontanamento dalla casa familiare. Per questi reati, era stato condannato in Appello ad 8 mesi e 15 giorni di reclusione, poi rideterminati in 7 mesi dalla Corte di Cassazione.
Nonostante sia regolare sul territorio nazionale, l’ivoriano annovera numerosi altri precedenti penali e di polizia per minaccia, danneggiamento e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità. Attualmente si trova presso la Casa Circondariale di Padova.
Il Questore Odorisio: Intensificata la Prevenzione della Violenza di Genere (H2)
Questi due interventi sottolineano l’impegno costante della Questura di Padova nel contrasto alla violenza di genere. Il Questore Marco Odorisio ha comunicato che, dall’inizio dell’anno, sono già stati emanati e applicati 178 ammonimenti: di questi, 130 per casi di violenza di genere e 48 per atti persecutori (stalking).
Questo dato evidenzia un sensibile aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando i provvedimenti di ammonimento erano stati 175 (135 per violenza di genere e 40 per stalking). L’incremento delle segnalazioni e degli interventi dimostra una maggiore attenzione delle vittime e delle forze dell’ordine verso questi fenomeni, cruciali per la sicurezza e il benessere sociale.























