I Popolari per il Veneto annunciano ufficialmente la propria partecipazione alle prossime elezioni regionali del Veneto con liste autonome, collocate al centro dello schieramento politico. Una scelta che intende riaffermare una specifica identità veneta, profondamente radicata nelle comunità locali, capace di interpretare le sfide del futuro senza rinunciare alle proprie radici.
“Il nostro obiettivo – sottolinea il presidente Silvio Scanagatta – è dare al Veneto una rappresentanza politica autonoma, legata al territorio, capace di promuovere le istanze sociali ed economiche tipiche di questa Regione e di immaginare una visione europea e internazionale di sviluppo e dialogo”.
Tra i punti chiave del programma, il movimento propone una serie di iniziative strategiche:
- Grande Porto delle Venezie: un hub logistico europeo per i container, con trasporto ferroviario verso il cuore dell’Europa, capace di decongestionare la direttrice est-ovest e valorizzare il corridoio Venezia-Monaco.
- Sanità territoriale più vicina ai cittadini: semplificazione della burocrazia delle ULSS, programmazione razionale del sistema ospedaliero e creazione di unità territoriali da 30-60 mila abitanti, con il contributo attivo di sindaci e volontariato.
- Immigrazione e lavoro: superare il concetto di emergenza, creando percorsi legali e dignitosi di inserimento lavorativo, escludendo strutturalmente le vie illegali.
- Resilienza territoriale: valorizzare la complessità e la ricchezza del tessuto urbano e rurale veneto, trasformando la dimensione locale in una risorsa strategica.
- Scuola autonoma e partecipata: favorire la nascita di comitati territoriali (genitori, imprenditori, sindacati, istituzioni) per orientare l’offerta scolastica in linea con le esigenze economiche e sociali del territorio.
“Noi sogniamo di governare seriamente il Veneto – ribadisce Scanagatta – e chiediamo a chi vota, e soprattutto a chi si astiene, di prendere atto che oggi non c’è più tempo da perdere: al Veneto resta il voto per scegliere il proprio futuro. Ribelli al destino di sudditanza imposto dall’attuale classe politica, possiamo realizzare insieme un nuovo Veneto, protagonista in Italia e in Europa”.























