Ostanel: “Non possiamo tollerare altri danni ambientali”
La consigliera regionale Elena Ostanel (Movimento Civico Il Veneto che Vogliamo) alza la voce contro la possibile riattivazione industriale dell’area ex fornaci Baghin a Piazzola sul Brenta.
“Da anni – sottolinea Ostanel – la popolazione è costretta a convivere con fossati inquinati da plastiche ed emissioni anche cancerogene. È incredibile che nel 2025 si debba ancora vivere in queste condizioni, senza un intervento risolutivo delle istituzioni”.
Secondo la consigliera, il rischio è quello di aggiungere nuovo inquinamento a un territorio già compromesso, con conseguenze sulla salute e sulla vivibilità dei cittadini.
Interrogazione alla Giunta e sostegno al comitato PiazzolAmbiente
Un atto politico contro la riapertura industriale
Qualche settimana fa Ostanel ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale del Veneto, chiedendo:
- quali azioni si intendano mettere in campo per rafforzare il controllo sugli impatti ambientali derivanti dalla società SIR Srl;
- come garantire una valutazione completa dei rischi ambientali e sanitari cumulati nel caso di una nuova attività industriale nell’area ex Baghin.
La mobilitazione civica
Oltre all’iniziativa in Consiglio, la consigliera annuncia di aver sottoscritto la petizione del comitato PiazzolAmbiente, che si oppone con decisione a questo progetto:
“Invito tutti i cittadini a sostenere questa battaglia. Piazzola ha già pagato troppo in termini di inquinamento, traffico pesante e compromissione ambientale”.
Un territorio già segnato dall’inquinamento
L’area di Piazzola sul Brenta è al centro di segnalazioni da anni: secondo analisi e verifiche ARPAV, diverse criticità ambientali sono già presenti a causa di insediamenti industriali recenti.
La comunità locale chiede da tempo maggiori controlli, bonifiche e un piano di prevenzione a lungo termine.






















