Pomeriggio movimentato a Padova, dove sabato scorso un intervento della Squadra Volante della Questura ha portato all’arresto di un cittadino cinese di 39 anni, irregolare sul territorio nazionale e già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato fermato all’Arcella dopo che, alla vista della pattuglia, ha stretto un borsello al petto e accelerato il passo, tentando di allontanarsi.
Durante il controllo, coordinato dal vice capo delle Volanti commissario capo Manuel Di Marzo, il 39enne ha mostrato documenti poi risultati intestati a un’altra persona e ha cercato di eludere le verifiche parlando in cinese. La perquisizione personale ha portato al rinvenimento di una pistola Crvena Zastava calibro 7,65 mm, di fabbricazione jugoslava, con matricola abrasa, caricatore inserito e due proiettili.
Gli accertamenti sono proseguiti nell’abitazione in via Tiziano Aspetti, dove l’uomo alloggiava. All’interno della stanza a lui in uso, gli agenti hanno trovato due coltelli a serramanico, quattro telefoni cellulari e il passaporto personale. L’appartamento, suddiviso in numerose camere da letto, è risultato in condizioni di forte degrado e adibito a affittacamere abusivo.
Il fermato aveva un precedente penale per una rapina a mano armata avvenuta nel luglio scorso a Prato, commessa insieme ad altri connazionali. Dopo l’arresto in flagranza per detenzione di arma clandestina, è stato denunciato anche per ricettazione e sostituzione di persona.
Trasferito alla Casa Circondariale “Due Palazzi”, il 39enne è comparso ieri, 11 agosto, davanti al gip per l’udienza di convalida: il giudice ha confermato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.






















