“Vergognoso e inaccettabile”. Sono le parole con cui il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato quanto accaduto ieri, durante una manifestazione svoltasi nei pressi del cantiere TAV in occasione del Festival dell’Alta Felicità, evento culturale e musicale organizzato annualmente da associazioni e attivisti contrari alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.
Secondo quanto riportato dalle autorità, una parte dei partecipanti alla manifestazione avrebbe compiuto azioni violente e coordinate contro le recinzioni e le strutture del cantiere, lanciando fumogeni, pietre e oggetti contundenti contro le Forze dell’ordine. Il Ministro ha parlato di un “atto di guerriglia urbana” e di “estrema violenza travestita da attivismo”.
Nel suo comunicato ufficiale, Piantedosi ha condannato fermamente l’accaduto: “Dietro la facciata di un evento culturale si è consumata l’ennesima azione di violenza organizzata ai danni dello Stato e di chi lo difende. Non si è trattato di dissenso, ma di un atto premeditato contro l’ordine pubblico e la legalità.”
Il Ministro ha inoltre rilanciato sul Decreto Sicurezza, più volte oggetto di polemiche da parte di opposizioni e associazioni civiche:
“Chi lo ha criticato dovrebbe riflettere. Di fronte a episodi come questo, quelle norme si dimostrano non solo attuali, ma necessarie per difendere la sicurezza dei cittadini.”
Piantedosi ha espresso la solidarietà del Governo agli agenti impegnati nel contenimento della protesta: “Alle donne e agli uomini delle Forze dell’Ordine va non solo il nostro sostegno, ma la gratitudine dell’intero Paese. Hanno evitato il peggio con grande professionalità.”
Secondo fonti del Viminale, sono già in corso indagini per identificare i responsabili degli atti di violenza, alcuni dei quali avrebbero agito con il volto coperto, in modo organizzato e con materiali preconfezionati per l’azione.
Il Festival dell’Alta Felicità, nato come momento di incontro, musica e dibattiti legati al movimento No TAV, è stato negli anni un simbolo del dissenso locale contro la grande opera infrastrutturale. Tuttavia, eventi come quello di ieri rischiano di spostare l’attenzione dall’orizzonte culturale alla cronaca giudiziaria, alimentando nuove tensioni tra i promotori dell’iniziativa e le istituzioni. I promotori del Festival, dal canto loro, prendono spesso le distanze da chi utilizza metodi violenti, ma ogni edizione si ritrova al centro di una complessa gestione dell’ordine pubblico. I prossimi giorni saranno decisivi per comprendere se la manifestazione potrà proseguire in sicurezza o se saranno adottati provvedimenti restrittivi.
TIMELINE DEI PRINCIPALI SCONTRI NO TAV IN VAL DI SUSA
| Anno | Evento / Protesta significativa | Note principali |
| 1995 | Prima grande manifestazione No TAV a Sant’Ambrogio di Torino | Inizio ufficiale del movimento contro la Torino‑Lione |
| 2003–2005 | Marce, presidi permanenti e espropri forzati (Bussoleno, Venaus, Mompantero) | Migliaia di manifestanti protestano contro i sondaggi e i primi lavori |
| 6–8 dicembre 2005 | Scontri e blocchi del cantiere di Venaus e fosse lacrimogeni tra manifestanti e polizia | Circa venti feriti, occupazione e abbattimento delle recinzioni |
| 27 febbraio – 2 marzo 2012 | Occupazione di binari e caselli, proteste aperte contro espropri | Attivisti tra cui Luca Abbà subiscono incidenti, decine di denunciati per resistenza, travisamento, danni |
| 3 luglio 2011 | “Guerriglia nei boschi”: scontri violenti con Black bloc, numerosi feriti | Lancio di petardi, lacrimogeni, feriti tra forze dell’ordine e manifestanti (~76 agenti feriti) |
| Luglio 2024 (27 luglio) | Attacco coordinato al cantiere di Chiomonte: lanci di fuochi d’artificio e chiusura autostrada | Azioni dirette sul Frejus, traffico bloccato, attivisti travisati contro la polizia |
| Luglio 2025 (24–25 luglio) | Scontri durante il Festival dell’Alta Felicità vicino al cantiere TAV | Gruppi travisati incendiano, lanciano oggetti, contro Forze dell’Ordine: il Ministro parla di guerriglia urbana |






















