Cambia la guida dell’Unione di Centro: il senatore Antonio De Poli è stato eletto nuovo segretario nazionale dell’UDC, raccogliendo il testimone da Lorenzo Cesa, che assume la carica di presidente del partito, in un passaggio definito da entrambi “storico” e fondato su responsabilità, radicamento e continuità politica.
«Da oggi vogliamo aprire una nuova stagione: di rinnovamento, radicamento e responsabilità. Una stagione che parte dal territorio e dalla nostra storia», ha dichiarato De Poli subito dopo l’elezione, sottolineando la volontà di rimettere al centro i cittadini e le comunità locali. Nel suo discorso al Consiglio nazionale riunito a Roma, ha annunciato un grande tesseramento nazionale e la ripresa della Festa nazionale dell’UDC, in programma a settembre.
Lontano da formule precostituite, De Poli ha indicato un percorso chiaro: «È finito il tempo della comfort zone. Dobbiamo ricostruire una rete capillare, finanziare il partito, incontrare i cittadini. L’UDC sarà presente ovunque: nei municipi, nei quartieri, tra la gente». Tra le prime misure organizzative, la nomina di cinque vicesegretari territoriali e la costituzione di un nuovo Ufficio politico nazionale.
Nel suo intervento, De Poli ha definito con fermezza l’identità del partito: «Siamo alleati leali, ma non subalterni. Non siamo la brutta copia di nessuno. Vogliamo costruire una strategia di differenziazione costruttiva: sosteniamo quando condividiamo, proponiamo quando servono correttivi, ci smarchiamo quando serve riaffermare la nostra cultura politica. L’UDC è e sarà la coscienza del centrodestra».
Alla notizia dell’elezione, sono giunti i messaggi di congratulazioni dalle più alte cariche dello Stato. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso «congratulazioni e auguri di buon lavoro ad Antonio De Poli» e ha ringraziato Lorenzo Cesa «per quanto fatto nel suo percorso alla guida del partito».
Parole di stima anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa, che su Facebook ha scritto: «Sono certo che, con equilibrio, esperienza e spirito di servizio, saprà guidare il partito in una fase tanto delicata quanto ricca di sfide. Un sentito ringraziamento a Cesa, per l’impegno, la dedizione e la coerenza dimostrati».
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: “Desidero rivolgere i miei più sinceri complimenti e auguri di buon lavoro ad Antonio De Poli, eletto oggi segretario nazionale dell’UDC. Una scelta che riconosce l’impegno, la coerenza e la grande esperienza politica di una figura che ha sempre rappresentato con orgoglio e passione il Veneto in tante sedi istituzionali: locali, regionali e nazionali”.
“Antonio è profondamente legato al Veneto, ai suoi valori e alle sue comunità – prosegue Zaia –. È una persona di grande serietà, che ha sempre saputo coniugare visione e pragmatismo, mantenendo un forte radicamento nel territorio. A lui va l’augurio di continuare questo nuovo cammino con lo stesso entusiasmo e la stessa dedizione che lo hanno sempre contraddistinto”.
“Sono certo – conclude il presidente Zaia – che anche in questo nuovo ruolo non mancheranno le occasioni per proseguire un dialogo costruttivo e portare avanti insieme grandi progetti per il Veneto e per l’Italia”.
Dopo oltre vent’anni alla guida del partito, Lorenzo Cesa lascia il ruolo di segretario, ma continuerà il suo impegno come presidente dell’UDC. «È una transizione – ha detto – il nostro partito è forte, coeso, radicato e capace. Continuerò a essere presente con costanza e discrezione».
Nel suo intervento, Cesa ha ricordato le battaglie condotte negli anni: dal sostegno alla famiglia, alla giustizia sociale, fino alla difesa delle categorie più fragili, alla promozione delle imprese e alla valorizzazione dei territori, sempre nel solco dei valori europei, democratici e atlantici.
Con la guida di Antonio De Poli, l’UDC si prepara a un nuovo capitolo, con l’obiettivo di restare protagonista nella coalizione di centrodestra, ma senza rinunciare alla propria identità storica e culturale. Il radicamento sul territorio, il dialogo con i cittadini e il rinnovato impegno per una politica popolare e responsabile saranno le direttrici del futuro.






















