Intervista in esclusiva del direttore Gori Claudio a Luca Leardini e Diego Perin dopo l’apparizione di scritte razziste a Limena. Il movimento si dissocia: “Un gesto vile, lontano dai nostri valori”
Le scritte razziste dei giorni scorsi, comparse nei bagni dell’azienda Zilmet di Limena, hanno suscitato una forte reazione pubblica e istituzionale. Tra le sigle riportate nei messaggi vergati sui muri figura anche il nome di un presunto “Comitato Forza Nuova”, una dicitura che ha immediatamente attirato l’attenzione su movimenti della galassia dell’estrema destra.
Abbiamo raggiunto Luca Leardini, Coordinatore Regionale di Forza Nuova, e Diego Perin, Coordinatore Provinciale del movimento a Padova, per raccogliere direttamente la loro posizione.
Leardini, come commentate quanto accaduto alla Zilmet?
“Le scritte razziste apparse a Limena sono un gesto del tutto estraneo alla nostra identità politica. Esprimiamo il nostro totale sdegno e condanniamo senza riserve quanto accaduto. Utilizzare il nome di Forza Nuova in modo abusivo per promuovere messaggi d’odio è un atto che ripudiamo con forza.”
Come rispondete a chi associa l’accaduto al vostro movimento?
“Non solo ci dissociamo, ma denunciamo il fatto che si tratti di una falsificazione deliberata. Non esiste alcun ‘Comitato Forza Nuova’ che possa essere collegato alla nostra organizzazione. Noi operiamo sempre alla luce del sole, con iniziative pubbliche, firmate e tracciabili. Questo episodio, al contrario, è avvenuto in modo anonimo e clandestino. Qualcuno qualche dubbio dovrebbe farselo, era utile a qualcuno? Soprattutto in questo fine settimana?”
Perin, qual è la vostra linea su episodi simili, anche in altri contesti?
“La nostra linea è sempre stata chiara: non accettiamo che il nostro nome venga usato per atti che non ci appartengono. Chi scrive frasi d’odio su un muro non fa militanza politica, ma semina tensione gratuita e danneggia tutti. È nostro interesse che i responsabili vengano identificati e perseguiti.”
Avete intenzione di procedere legalmente o di intraprendere altre iniziative pubbliche?
“Stiamo valutando tutte le opzioni, comprese quelle legali, perché questo gesto lede la nostra immagine pubblica. La nostra è un’attività politica che si fonda sulla responsabilità personale: come detto, ogni nostra azione è firmata, ufficiale, rivendicata. Per questo, ogni tentativo di falsificarla deve essere smentito con la massima chiarezza. “
Un messaggio ai vostri simpatizzanti o agli osservatori esterni che leggono questa intervista?
“Chi ci conosce sa come operiamo. Chiediamo di non cadere nel tranello di chi cerca di attribuirci atti che non ci rappresentano. Ribadiamo la nostra totale estraneità e fiducia nel confronto aperto, anche con chi è distante dalle nostre posizioni. E ringraziamo i mezzi di informazione che scelgono, come voi, di ascoltare direttamente tutte le fonti e nessuna esclusa.”
C’è chi ipotizza che l’uso del vostro nome possa non essere casuale, ma parte di una strategia per danneggiarvi. Pensate che possa trattarsi di un attacco politico mascherato?
Diego Perin: “Purtroppo il sospetto è legittimo. Non è la prima volta che il nostro nome viene utilizzato in modo scorretto e strumentale, soprattutto in momenti in cui il clima politico è teso o si vuole polarizzare l’opinione pubblica. Non ci stupiremmo se si trattasse di un’azione orchestrata per metterci in cattiva luce, sfruttando simboli e sigle che possono evocare paura o pregiudizio. È una dinamica che conosciamo bene.”
Luca Leardini: “Chiunque abbia scritto quelle frasi ha usato in modo calcolato il nostro nome, e questo dovrebbe far riflettere. Perché utilizzare Forza Nuova, e per di più in forma anonima e con un comitato che non esiste? È evidente che si cerca di colpire la nostra reputazione, magari in vista di scadenze elettorali per dare fiato a una narrazione utile ad altri. È un attacco politico camuffato da atto vandalico, e chi lo ha pensato sa bene che non troverà in noi alcuna complicità. Ma non ci faremo intimidire né useremo lo stesso metodo: risponderemo con la trasparenza delle nostre azioni pubbliche come sempre mettendoci la faccia.”






















