Si conclude oggi la 96ma Adunata Nazionale degli Alpini, un evento che ha trasformato la città piemontese in un vivace centro di celebrazione e memoria. Dal 9 all’11 maggio, oltre 400.000 persone a Biella hanno partecipato alle manifestazioni, rendendo omaggio al Corpo degli Alpini e ai suoi valori di solidarietà, fratellanza e servizio.
Il momento culminante è la grande sfilata di oggi (domenica), vedrà la partecipazione di circa 100.000 alpini provenienti da tutta Italia e dall’estero. Le vie del centro sono animate con le fanfare, i cori e l’entusiasmo delle Penne Nere, mentre i balconi erano adornati con 24.000 bandiere tricolori. La sfilata si svolge sotto lo slogan “Alpini portatori di speranza“, enfatizzando l’impegno del Corpo nel promuovere la pace e la solidarietà.
Durante i tre giorni di celebrazioni, Biella ha ospitato numerosi eventi, tra cui cerimonie ufficiali, concerti e incontri culturali. Particolarmente toccante è stata la partecipazione delle portatrici carniche, simbolo del coraggio e della dedizione delle donne durante la Prima Guerra Mondiale.
“L’adunata nazionale dell’Ana rimane una delle più grandi e sentite feste popolari del nostro Paese – dichiara Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto-. Un evento che travalica la sua stessa natura di raduno di veterani per assumere le caratteristiche di una contagiosa espressione dei valori di comunità, solidarietà, lavoro e rispetto che da sempre sono i tratti identitari della nostra gente. Sono certo che anche quest’anno sarà una grande occasione da cui verrà un monito alla Pace, l’aspirazione di tutti minacciata dai conflitti e da una sessantina di focolai di guerra in tutto il mondo”.
“Per noi Veneti gli Alpini non sono semplicemente un’associazione numerosa – conclude Zaia -. Sono la spina dorsale dell’aggregazione sociale in tanti paesi, i volontari a disposizione dove è più difficile organizzare servizi, una preziosa componente della Protezione civile pronta a muoversi nelle calamità. Sfilando a Biella avranno l’occasione di mettere la luce ancora una volta una delle espressioni più belle e solide della nostra terra; quel patrimonio di caratteristiche che mi fa spesso ripetere che se gli Alpini non ci fossero bisognerebbe inventarli”.
L’Adunata ha rappresentato anche un’importante occasione per la città di Biella, che ha saputo accogliere con calore e organizzazione i numerosi visitatori. Il sindaco Claudio Corradino ha espresso orgoglio per l’ospitalità offerta e per il successo dell’evento, sottolineando l’importanza degli Alpini nella storia e nella cultura locale.
Nonostante alcune polemiche sorte durante l’evento, l’Adunata si è svolta in un clima di festa e condivisione, rafforzando il legame tra gli Alpini e la comunità. Con il passaggio del testimone alla città di Genova, che ospiterà la prossima Adunata nel 2026, Biella saluta le Penne Nere con gratitudine e affetto, consapevole di aver vissuto un momento storico di grande significato.






















