Un grave episodio ha scosso la comunità vicentina proprio all’indomani della Festa della Liberazione.
Questa mattina, sulla sede provinciale del Partito Democratico di Vicenza, sono apparsi graffiti con scritte deliranti e offensive a sfondo no vax, dirette contro il sindaco Giacomo Possamai.
Non solo il PD è stato preso di mira: anche la sede dell’ULSS 8 Berica, oltre a quelle del Partito Socialista Italiano e di Fratelli d’Italia, sono state vandalizzate. Una serie di atti che hanno subito suscitato una ferma reazione da parte delle forze politiche e delle istituzioni locali.
Il segretario provinciale del PD, Francesco Rucco Giacomin, ha espresso piena solidarietà al primo cittadino e a tutte le realtà colpite, dichiarando:
«Solidarietà al sindaco Possamai. Penso che questi attacchi personali e gratuiti escano da qualsiasi logica democratica e siano aggravati dal paragone con ideologie del passato che da sempre la comunità democratica combatte. Il nostro sostegno va anche all’ULSS 8, al PSI e a FdI, le cui sedi sono state vandalizzate. La festa della liberazione celebrata ieri ci ricorda che tutti godono degli stessi diritti ma anche di pari dignità e questi atti violenti vanno esattamente nella direzione opposta al riconoscimento del valore della persona umana, chiunque essa sia».
Il Partito Democratico di Vicenza ha voluto sottolineare, con forza, come sia fondamentale che tutte le forze politiche, al di là delle differenze ideologiche, si ritrovino compatte nel condannare qualsiasi forma di violenza, verbale o fisica.
La democrazia è un bene comune, un patrimonio costruito con il sacrificio di generazioni, ed episodi come quello avvenuto oggi rappresentano un pericoloso passo indietro nel rispetto dei valori fondamentali della convivenza civile.
Il messaggio lanciato dal PD provinciale è chiaro: occorre reagire uniti contro ogni forma di intolleranza e odio. L’attacco subito da Possamai, dall’ULSS e dagli altri partiti è stato definito “inaccettabile” e “un oltraggio ai valori che proprio il 25 aprile celebriamo con orgoglio”.
Le forze dell’ordine sono già al lavoro per identificare i responsabili delle scritte vandaliche. Si ipotizzano i reati di danneggiamento aggravato e vilipendio alle istituzioni democratiche.
Vicenza, ancora una volta, si trova a ribadire con fermezza che la violenza non troverà mai spazio nella società civile. E che la risposta sarà sempre quella della democrazia, del dialogo e del rispetto.