Editoriale di Gori Claudio /
Ogni 17 marzo, l’Italia celebra la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Un appuntamento che, per molti, è solo una data sul calendario, ma che in realtà racchiude il cuore dell’identità collettiva del nostro Paese. Al di là delle celebrazioni ufficiali, delle parate e dei discorsi istituzionali, questa giornata ci invita a riflettere su cosa significhi davvero essere una nazione unita oggi.
L’Unità d’Italia non è solo un evento storico concluso nel 1861, ma un processo continuo. Se pensiamo agli ultimi decenni, vediamo come il concetto stesso di unità sia stato messo alla prova: crisi economiche, tensioni territoriali, nuove sfide sociali e culturali. Eppure, la capacità di tenere insieme diversità e differenze resta il vero fondamento della nostra coesione nazionale.
La Costituzione Italiana non è un semplice documento, ma un patto vivo tra cittadini e istituzioni. Spesso viene evocata come un simbolo, ma la sua forza sta nell’essere un riferimento concreto per la nostra vita quotidiana. In tempi di cambiamento e incertezze, la Costituzione resta un baluardo di diritti e doveri, ricordandoci che l’unità non si impone dall’alto, ma si costruisce con il rispetto reciproco e la partecipazione attiva alla vita democratica.
L’Inno di Mameli e il Tricolore sono due simboli che spesso vengono vissuti in modo superficiale, associati solo a eventi sportivi o cerimonie ufficiali. Ma fermiamoci un attimo a pensare al loro vero valore: il canto dell’Inno in uno stadio o in una piazza non è solo un gesto formale, ma un momento di condivisione emotiva, un filo invisibile che lega milioni di persone con storie diverse. La bandiera, esposta nei momenti difficili e nei trionfi, è un segno tangibile della nostra appartenenza a una storia comune.
In un mondo globalizzato, dove i confini si fanno più labili e le identità più fluide, il concetto di nazione può sembrare antiquato. Ma forse proprio per questo, oggi più che mai, è importante riscoprirne il senso autentico. Sentirsi italiani non significa escludere gli altri, ma valorizzare le nostre radici per aprirci al futuro con consapevolezza.
Questa giornata, allora, non sia solo una celebrazione di simboli, ma un’occasione per interrogarci su come possiamo rendere l’unità nazionale un valore vissuto e concreto, non solo un’idea astratta o un ricordo del passato.