La Polizia di Stato di Padova ha intensificato i controlli nell’area della stazione, effettuando sabato 8 febbraio un’operazione mirata al contrasto dello spaccio di droga. Il bilancio dell’operazione ha portato all’arresto di un cittadino nigeriano per detenzione e vendita illegale di farmaci oppiacei e alla cattura di un tunisino condannato a otto mesi di reclusione.
Il primo arresto è avvenuto intorno a mezzogiorno in via Tommaseo, nei pressi delle cucine popolari. Gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un uomo in atteggiamento sospetto che, accortosi della loro presenza, ha tentato di allontanarsi. Fermato e perquisito, è stato trovato in possesso di 300 pastiglie di tapentadolo, un farmaco oppiaceo prodotto in India e venduto illegalmente a 5 euro l’una sul mercato nero.
Identificato in Questura, l’uomo, un 30enne nigeriano richiedente asilo, risultava già arrestato in passato per reati analoghi nelle province di Padova e Treviso. Nelle sue tasche sono stati rinvenuti anche 35 euro in banconote da 5, probabile provento dell’attività di spaccio. Trattenuto in Questura, è ora in attesa della convalida dell’arresto e del processo per direttissima.
Un’ora dopo, sempre in via Tommaseo, un’altra pattuglia ha individuato e fermato un tunisino di 46 anni, pluripregiudicato per reati di droga e ricercato da giorni. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione per una condanna legata a un arresto del 2022, quando era stato sorpreso a spacciare e aveva opposto resistenza agli agenti.
Il tunisino, in Italia da oltre 15 anni, era già stato espulso e rimpatriato nel 2018 ma vi aveva fatto ritorno illegalmente. Dopo l’identificazione in Questura, è stato trasferito in carcere per scontare la pena.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di prevenzione e controllo della Questura di Padova, finalizzate a contrastare lo spaccio e migliorare la sicurezza nelle zone sensibili della città.






















