Secondo Rete degli Studenti Medi di Padova a meno di due settimane dall’inizio dell’anno scolastico otto studenti già pre-iscritti all’Istituto Leonardo da Vinci hanno ricevuto la notizia, dopo mesi passati sui libri per preparare gli esami integrativi, che non avrebbero potuto concludere il ciclo di istruzione perchè nell’istituto non c’era posto. Alle continue chiamate di una delle madri una segretaria dell’ufficio scolastico provinciale ha risposto “l’obbligo di istruzione per i vostri ragazzi è decaduto perchè hanno 16 anni, potete mandarli a lavorare o a qualche scuola serale”
Reazione immediata degli studenti della Rete degli Studenti Medi, che denunciano: ”Quello che è successo denota ancora una volta il grandissimo gap che esiste tra la garanzia formale del diritto allo studio e le reali condizioni in cui versano le nostre scuole e il mondo dell’istruzione” dichiara Sophie Volpato della Rete degli Studenti Medi di Padova, studentessa del Modigliani.
”La risposta dell’ufficio scolastico è agghiacciante. Ci ritroviamo in città che non sanno dare nemmeno la certezza ai propri studenti di trovare posto nelle scuole in cui sono già iscritti e gli uffici che dovrebbero essere di aiuto e supporto a famiglie e giovani preferiscono lavarsene le mani e addirittura invitare con leggerezza ad abbandonare gli studi. Ci aspettiamo delle scuse della segreteria del Provveditorato, nonchè la risposta del provveditore Roberto Natale” conclude Volpato
”L’istruzione deve essere accessibile a chiunque, è compito delle istituzioni, da quelle provinciali, a quelle regionali, al ministero dell’istruzione quello di garantire il diritto allo studio, diritto che purtroppo nel nostro paese viene troppo spesso tutelato solo a parole e lo vediamo costantemente, dalle strutture non adeguate, alle classi pollaio, ai costanti definanziamenti paghiamo una disattenzione costante, evidente anche qui in Veneto dal momento in cui a una settimana dal suono della campanella non è stato ancora nominato il nuovo assessore all’istruzione della regione” aggiunge Viola Carollo della Rete degli Studenti Medi del Veneto.