di Gori Claudio /
Sempre più, in queste ultime ore, circola con insistenza una “voce” secondo cui la società SICEA SRL ha presentato un ricorso al TAR in merito ai lavori per la curva sud dello stadio Euganeo di Padova e/o per la modalità di assegnazione del bando di gara. In questo caso i lavori dell’Euganeo verrebbero allungati di chissà quanti mesi rispetto alle continue previsioni e dichiarazioni dell’Amministrazione comunale patavina. I tifosi del Calcio Padova? Dovranno, se fosse confermato, ingoiare l’ennesimo rospo che potrebbe condurre ad un enorme gonfiore addominale, dispepsia e nausea con imprevedibili reazioni. Sciopero degli abbonamenti e dei biglietti? Nuove scuse o rinvii di Bonavina ventura? Lo stadio Euganeo sembra destinato ad una chemio economico-sportiva che non potrà limitarsi ad essere arbitrata da posizioni e opinioni extra giudiziali.
L’Euganeo probabilmente è stato concepito male sin dal principio, la curva sud rappresenta un simbolo non solo sportivo ma anche di appartenenza calcistica e cittadina i cui valori sono graffiati ed urlano una conclusione onorevole. La curva in costruzione, cosiddetta all’”inglese”, ebbe il suo primo annuncio nella lontana metà di dicembre 2020: “Per ottobre 2021 questo primo stralcio del progetto stadio va quindi a compiersi” pubblicava un giornale locale; anche il sindaco di Padova Sergio Giordani lasciava trasparire una sua grande soddisfazione in quel triste periodo in cui era d’obbligo la mascherina.
A complicare ulteriormente il quadro, nel novembre 2022 il cantiere dell’Euganeo fu sottoposto a sequestro dalla Magistratura, a seguito dell’apertura di un’inchiesta per presunte irregolarità nell’aggiudicazione e nella gestione dell’appalto. Al centro dell’indagine la società viterbese ESTEEL SRL, all’epoca affidataria dei lavori, e in particolare il suo legale rappresentante, che ha successivamente presentato ricorso al Tribunale del Riesame nel tentativo di fare chiarezza sulla propria posizione e ottenere il dissequestro dell’area.
Quel ricorso, un atto dovuto dal punto di vista difensivo, non ha però dissipato le perplessità né placato la polemica pubblica. Al contrario, ha evidenziato quanto fragili siano apparsi fin dall’inizio i presupposti amministrativi e legali dell’intera operazione. E oggi, a distanza di quasi tre anni dall’apertura del cantiere, i cittadini e i tifosi biancoscudati si trovano a fare i conti con un’opera incompiuta. Il Comune di Padova ha archiviato il contenzioso con ESTEEL, la ditta incaricata della prima fase dei lavori per la nuova curva sud dello stadio Euganeo, con un esborso di 3,5 milioni di euro. La cifra rappresenta un indennizzo per le opere realizzate prima dell’interruzione del cantiere e del successivo sequestro da parte della Magistratura nel novembre 2022. Un epilogo che chiude formalmente il capitolo più travagliato dell’appalto, ma che solleva più di una domanda sulla gestione tecnica e politica dell’intera operazione.
Secondo i dati riportati dalla stampa locale lo scorso anno, la spesa complessiva per la nuova curva e i due palazzetti annessi dovrebbe attestarsi attorno ai 7,4 milioni di euro, con un aumento di circa il 30% rispetto alle previsioni iniziali. Una lievitazione che – in tempi di rigore nei bilanci pubblici – non può essere considerata marginale, soprattutto se confrontata con la qualità dei servizi oggi garantiti ai cittadini in altri ambiti urbani. E se superasse i 9 milioni di euro?
Il dato economico, di per sé, potrebbe essere comprensibile in un cantiere complesso. Ma ciò che più colpisce è l’apparente assenza di una visione strategica chiara e coerente, con continui rimpalli di responsabilità e promesse disattese, come segnalano da mesi i gruppi di tifosi del Calcio Padova.
Quanto ai tempi, regna ancora l’incertezza. Dopo gli annunci ottimistici del 2022 – che parlavano di una conclusione “in pochi mesi” – si è passati a un silenzio istituzionale più prudente. Nessuna data ufficiale viene oggi comunicata dal Comune. Quel che emerge è solo una stima ufficiosa: l’affidamento della seconda tranche dei lavori tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, con una durata prevista di almeno 300 giorni.
In altre parole, se tutto andrà secondo programma – ipotesi che la storia recente invita a considerare con cautela – la nuova curva sud potrebbe vedere la luce solo all’inizio della stagione sportiva 2025-2026. Ma anche in questo caso, più che una certezza, sembra profilarsi l’ennesimo miracolo gestionale atteso ma mai avvenuto. Cosa accadrà nel caso della promozione del Calcio Padova serie B? Lo chiedo con rispetto e scaramanzia ma oggi non è possibile immaginarlo; senza uno stadio pronto o all’altezza di ospitare il numero congruo e auspicato di pubblico e tifosi cosa potrebbe accadere?
Al di là del valore sportivo e simbolico dell’opera, quello che oggi appare più urgente è un intervento di maggiore trasparenza amministrativa. I cittadini padovani – non solo i tifosi – meritano risposte più chiare su come sono stati gestiti gli appalti, su chi ha autorizzato tempi e ribassi irrealistici, e su quali garanzie di efficienza offre oggi il nuovo affidamento.
Perché se è vero che lo sport è anche passione, è altrettanto vero che i conti e le scelte pubbliche devono rispondere a criteri di responsabilità e rigore. E in questa vicenda, ad oggi, le ombre sembrano superare le luci.
Il nuovo contratto prevede meccanismi incentivanti: un premio economico all’impresa se termina i lavori prima dei 300 giorni previsti. L’obiettivo è favorire l’efficienza? Attenzione a non cadere nell’errore opposto: fissare tempi irrealizzabili che poi generano ritardi, varianti e contenziosi. Nel dicembre 2020 in gara erano stati accettati e avallati, con l’offerta della ESTEEL SRL 270 giorni per realizzare tutti i lavori e da finire entro il 2021… ed ora sono messi a bando 300 giorni per completare lavori già iniziati ovvero per realizzare solo quasi la metà dei lavori che ancora manca: qualcosa, nella matematica, non torna.
Tornando al vociferato, con sempre più insistenza, ricorso al TAR della società SICEA SRL: sindaco Giordani e assessore Bonavina, hanno notizie o smentite più dettagliate da rendere note? Al momento Palazzo Moroni lascia intendere che non ci dovrebbero essere interruzioni dei lavori in merito poichè il ricorso sarebbe arrivato fuori tempo massimo.
Concludendo, ecco una breve sintesi cronologica degli avvenimenti:
- Aggiudicazione di tutti i lavori nel 2020 alla società ESTEEL SRL: euro 5.171.000 (giudicati ‘sottocosto’ dall’ANCE) concordando 270 giorni per la consegna completa dei lavori per il 2021;
- Avvio lavori e cantiere nel 2020, ovvero 5 anni fa;
- Nel frattempo risultano subappalti irregolari, enormi ritardi, apparenti pressioni di varia natura, inchieste in corso;
- Un plus economico alla società ESTEEL SRL di euro 1.400.000 nel luglio 2022 oltre una proroga di 140 giorni. Discutibile se consideriamo l’impresa non performante e in abbondante ritardo nella conclusione e consegna dei lavori. Risultato? Dopo circa 4 mesi è intervenuta la Magistratura con conseguente blocco del cantiere e allontanamento della ESTEEL SRL da parte dell’Amministrazione comunale;
- Stop di circa due anni e mezzo: per motivi di approfondimento, studio o altro?
- Ad oggi? Nuova gara d’appalto con 300 giorni per completare circa il 35% dei lavori da ultimare, compresi i palazzetti al grezzo, mentre 5 anni fa erano richiesti solo 270 giorni.
Siamo ancora certi di non superare i 9 milioni di euro per i lavori dell’eldoradiano stadio Euganeo?