di Gori Claudio (direttore@irog.it)
Il coprifuoco notturno, introdotto martedì in alcune aree della contea di Los Angeles, è stato ufficialmente esteso per l’intero fine settimana. La misura è stata decisa dalle autorità locali in previsione delle oltre trenta manifestazioni pro-immigrazione già programmate nei prossimi giorni.
A confermare l’estensione è stato il Dipartimento di Polizia di Los Angeles (LAPD), che ha parlato apertamente della necessità di garantire la sicurezza pubblica in un clima che si preannuncia teso. “Non tollereremo episodi di violenza, atti vandalici o minacce all’ordine pubblico”, ha dichiarato il capo della polizia Jim McDonell, in una conferenza stampa congiunta con lo sceriffo della contea, Robert Luna.
Il tema dell’immigrazione è tornato al centro del dibattito nazionale dopo l’annuncio del presidente Donald Trump di voler impiegare forze militari — in particolare reparti della Guardia Nazionale e unità dei Marines — per presidiare punti strategici a Los Angeles e lungo la frontiera sud-occidentale. Una decisione che ha riacceso tensioni e proteste anche nella capitale.
Proprio a Washington, una sessantina di manifestanti — tra cui veterani, familiari di militari e attivisti — sono stati arrestati ieri nei pressi del Campidoglio. Il gruppo aveva oltrepassato le transenne della polizia per inscenare un sit-in non autorizzato. La protesta era diretta contro la parata militare prevista per oggi, in concomitanza con il 250º anniversario della fondazione dell’esercito statunitense e con il 79º compleanno del presidente. Secondo fonti della CNN e del Los Angeles Times, il raduno aveva lo scopo di denunciare “l’uso strumentale dell’apparato militare a fini politici”.
L’America si prepara a un fine settimana complesso: secondo stime della National Immigration Justice Alliance, oltre 200 manifestazioni sono previste in tutto il Paese, coordinate da reti civiche, organizzazioni per i diritti umani e collettivi locali. Anche alcune comunità italoamericane, come quella di San Pedro (storico quartiere portuale di Los Angeles), hanno annunciato la loro adesione.
Mentre la Casa Bianca difende le proprie scelte in nome della “difesa dei confini e dell’identità nazionale”, molti osservatori internazionali — dal quotidiano francese Le Monde al tedesco Süddeutsche Zeitung — parlano apertamente di un clima di polarizzazione crescente, che potrebbe influenzare in modo decisivo le prossime elezioni statunitensi e le relazioni con gli alleati.
In attesa che le piazze si riempiano, resta l’appello alla calma delle autorità locali, che in un comunicato diffuso nella notte hanno ribadito l’importanza del “diritto costituzionale alla protesta pacifica, nel rispetto della legge e della convivenza civile”.