Come Popolari per il Veneto, esprimiamo profonda preoccupazione per il crescente fenomeno delle cosiddette “baby gang” a Padova e provincia, un campanello d’allarme sociale che chiama in causa non solo le istituzioni, ma – dichiara Fabio Bui, già presidente della Provincia di Padova – l’intera comunità. Giovani spesso minorenni, attratti da dinamiche di branco, violenza e trasgressione, stanno diventando protagonisti di episodi sempre più frequenti e gravi. È dovere della politica affrontare il tema con lucidità, rigore e responsabilità, senza allarmismi, ma neppure sottovalutazioni.
Il nostro approccio parte da una constatazione semplice: nessun giovane nasce deviante. Dietro comportamenti antisociali spesso si celano storie di solitudine, abbandono, disagio scolastico, fallimenti educativi e mancanza di prospettive. Ma questo non può in alcun modo giustificare o tollerare azioni violente o intimidatorie che ledono il diritto alla sicurezza di tutti i cittadini.
Per questo – prosegue Bui – proponiamo una strategia integrata, fondata su quattro pilastri democratici, concreti ed efficaci: Educazione preventiva per rafforzare i percorsi di educazione civica, affettiva e digitale nelle scuole, coinvolgendo attivamente le famiglie e i territori. Il primo antidoto al degrado è la cultura del rispetto e della responsabilità. Presidi civici di prossimità per potenziare la presenza di mediatori, educatori di strada, assistenti sociali e agenti nei quartieri più esposti al rischio. Non servono solo pattuglie: servono figure capaci di costruire fiducia, intercettare i segnali precoci e reindirizzare i giovani. Lavoro e formazione per costruire percorsi di reinserimento per i giovani a rischio, con borse lavoro, tirocini, educazione professionale e collaborazioni tra Comuni, imprese e terzo settore. La delinquenza giovanile si batte anche offrendo alternative. Giustizia minorile riformata e rapida ovvero chiediamo un rafforzamento degli strumenti della giustizia minorile, con l’attivazione rapida di misure rieducative (non solo punitive), che responsabilizzino i minori e le loro famiglie, senza rinunciare alla fermezza.
La nostra forza politica, ispirata ai principi del popolarismo, crede che il senso di comunità sia il miglior antidoto al degrado. Per questo ci appelliamo anche ai sindaci, alle parrocchie, alle scuole, alle associazioni e ai cittadini: tutti – conclude Bui – siamo chiamati a fare la nostra parte.